Nel dibattito pubblico e istituzionale italiano sull’immigrazione si continua a insistere su percezioni emergenziali o sull’idea che la soluzione si esaurisca nella sola accoglienza e integrazione. Ma chi governa la permanenza sul territorio, chi verifica nel tempo condizioni giuridiche e fattuali, chi decide in concreto chi resta, chi integra e chi viene rimesso in moto verso l’uscita ordinata?
La risposta, allo stato, è che lo Stato italiano non ha una struttura pubblica dedicata con funzione di polizia dell’immigrazione e ciò significa, nei fatti, che abbandona a prassi eterogenee e a inefficienze croniche una delle sue competenze più essenziali: la tutela della sovranità territoriale e dell’ordine pubblico.
Questa constatazione non è una provocazione di maniera: è la conclusione inevitabile di un’analisi della struttura istituzionale e normativa che emerge, con chiarezza, anche nei contributi pubblicati su ReImmigrazione.com.
Già in “Serve un corpo di polizia dell’immigrazione per realizzare la ReImmigrazione” (24 ottobre 2025, https://reimmigrazione.com/2025/10/24/serve-un-corpo-di-polizia-dellimmigrazione-per-realizzare-la-reimmigrazione/) si è argomentato con rigore che il paradigma Integrazione o ReImmigrazione non può rimanere alla mercé di un mosaico amministrativo di uffici e competenze senza un soggetto dedicato e stabilmente investito dei poteri di verifica e di intervento sul territorio. Analoga conclusione emerge nel successivo contributo “Dagli uffici immigrazione all’ICE: perché è necessario costruire una polizia dell’immigrazione per l’Italia” (9 novembre 2025, https://reimmigrazione.com/2025/11/09/dagli-uffici-immigrazione-allice-perche-e-necessario-costruire-una-polizia-dellimmigrazione-per-litalia/), dove si confronta l’impianto italiano con i modelli di governance migratoria strutturati negli Stati Uniti.
Ed è proprio negli Stati Uniti che si può osservare, in questi giorni, una evoluzione significativa dell’attività di U.S. Customs and Border Protection (CBP), l’agenzia federale statunitense che ha competenza primaria, sotto il Dipartimento della Sicurezza interna, sul controllo doganale e sulla frontiera, inclusi immigrazione e sicurezza preventiva a monte dell’ingresso nel Paese.
La CBP, la più grande agenzia di frontiera degli Stati Uniti, svolge funzioni di controllo delle persone, dei mezzi di transito e delle merci nei valichi terrestri, aeroportuali e marittimi, integrando poteri di polizia amministrativa con funzioni operative di sicurezza nazionale e di enforcement (U.S. Customs and Border Protection è l’organismo statunitense corrispondente, in senso generale, all’insieme delle specialità di frontiera della Polizia di Stato e di Guardia di Finanza italiane).
La novità di rilievo oggi è che la CBP sta elaborando e proponendo procedure che estendono il controllo preventivo all’attività social online dei cittadini stranieri che intendono entrare negli Stati Uniti, comprese persone che oggi accedono senza visto attraverso il programma Visa Waiver Program tramite l’Electronic System for Travel Authorization (ESTA).
Secondo le proposte pubblicate nel Federal Register e riportate da fonti giornalistiche, la CBP richiederebbe ai visitatori di fornire fino a cinque anni di cronologia dei social media, numeri di telefono, indirizzi email, dati biometrici e informazioni familiari come parte dell’autorizzazione di viaggio richiesta prima dell’ingresso nel Paese.
Questo non è un dettaglio marginale di mera burocrazia: si tratterebbe di un potenziamento senza precedenti delle capacità di screening preventivo e di profilazione dell’affidabilità di chi intende entrare nel territorio, includendo contenuti che emergono dall’attività online, con chiare implicazioni sulla sicurezza, sulla privacy e sul tipo di controllo esercitato dalla frontiera statunitense.
In termini concreti, la CBP sta passando da una logica di verifica documentale ad una di verifica digitale profonda, integrando fonti di dati prima considerate estranee al tradizionale controllo migratorio e di frontiera. Anche se la proposta è aperta a commenti pubblici e non è ancora definitiva, essa indica una tendenza: l’ingresso nel Paese viene posto sotto la lente non solo della regolarità formale, ma della veridicità complessiva del profilo personale, inclusa l’attività sui social media.
Questa evoluzione operativa della CBP non va interpretata come un salto autoritario acritico, ma come un esempio di come uno Stato sovrano provvede a strutturare l’azione di controllo. Il controllo digitale delle fonti di informazione online è oggi uno strumento già utilizzato in vari Paesi e in vari settori di sicurezza (vedasi screening per categorie di visti negli Stati Uniti da anni), ma l’inclusione sistematica dei social media tra i prerequisiti di ingresso è una novità che assume pieno valore simbolico e funzionale: lo Stato dispone di tecnologie e poteri per valutare potenziali rischi prima dell’ingresso, non dopo.
Portare questo tipo di prospettiva nel contesto italiano ed europeo non significa banalmente copiare la CBP, ma prendere atto che una struttura di polizia dell’immigrazione può essere modellata non solo come organo di enforcement fine a se stesso, ma come autorità di governo della permanenza e dell’integrazione.
In Italia, infatti, continuare a delegare la verifica di condizioni così essenziali a un insieme di uffici e competenze non specialistici significa lasciare un vuoto che oltreoceano si colma proprio con una struttura come la CBP: una polizia dell’immigrazione dotata di strumenti di analisi, di verifica continua e di poteri operativi chiari.
Un tale apparato, concepito per l’ordinamento italiano e conforme ai nostri vincoli costituzionali, non sarebbe né un corpo punitivo né un semplice stomaco amministrativo, ma l’elemento che trasforma principi normativi in fatti giuridici apprezzabili e gestibili nel tempo.
Senza un simile soggetto, lo Stato italiano rischia di continuare ad abdicare alla sua sovranità in materia di immigrazione, consegnando la governance della permanenza a processi casuali, inefficaci e progressivamente delegittimati dalla prassi.
Una polizia dell’immigrazione, ispirata ad esempi internazionali ma radicata nel nostro ordinamento, non è un vezzo ideologico: è la condizione minima perché lo Stato possa dire, con coerenza istituzionale, chi resta, chi si integra e chi deve essere riammesso in movimenti ordinati di uscita, secondo il paradigma Integrazione o ReImmigrazione richiamato nei contributi precedenti di reimmigrazione.com.
—
Avv. Fabio Loscerbo — Lobbista registrato presso il Registro per la Trasparenza dell’Unione Europea (ID n. 280782895721-36)

- ReImmigrazione e legalità: perché le regole devono funzionare per tuttiC’è un paradosso che attraversa ormai stabilmente il diritto dell’immigrazione e che raramente viene detto in modo netto: lo Stato pretende integrazione, ma spesso è il primo a renderla giuridicamente impossibile. Non per una scelta politica dichiarata, ma per una disfunzione amministrativa strutturale. È una contraddizione che mina alla radice la credibilità delle regole e… Leggi tutto: ReImmigrazione e legalità: perché le regole devono funzionare per tutti
- Dal titolo di soggiorno alla cittadinanza: integrazione mancata e rischio sistemicoNelle democrazie occidentali il percorso che conduce dal titolo di soggiorno alla cittadinanza è sempre più concepito come una traiettoria lineare, quasi automatica. Un tempo si trattava di un cammino esigente, scandito da verifiche sostanziali, fondato sull’idea che la permanenza stabile e, a maggior ragione, l’ingresso nella comunità politica richiedessero un progressivo e reale radicamento… Leggi tutto: Dal titolo di soggiorno alla cittadinanza: integrazione mancata e rischio sistemico
- Without Integration, the State Loses: ReImmigration — Not Remigration — Against the Economic IllusionFor years, immigration has been discussed almost exclusively through an economic lens. Migrants are described as “workers needed by the market,” as a demographic solution to aging societies and labor shortages. This approach, while seemingly pragmatic, is deeply flawed. It reduces a complex social and political phenomenon to a purely instrumental function, ignoring its long-term… Leggi tutto: Without Integration, the State Loses: ReImmigration — Not Remigration — Against the Economic Illusion
- Italia, mancanza di integrazione e conflitto interno: una crisi di governabilità annunciataIn Italia si continua a parlare di immigrazione come se fosse una questione umanitaria episodica, emergenziale, da gestire con interventi tampone e narrazioni rassicuranti. Ma la realtà è molto più dura, e soprattutto molto più strutturale. La mancanza di integrazione non è più un problema sociale marginale: è diventata un fattore diretto di conflitto interno… Leggi tutto: Italia, mancanza di integrazione e conflitto interno: una crisi di governabilità annunciata
- Sans intégration, l’État perd : la Ré-Immigration, et non la rémigration, contre l’illusion économicisteDepuis plusieurs années, la question migratoire est abordée presque exclusivement sous un angle économiciste. L’immigration est présentée comme une réponse mécanique au vieillissement démographique et aux pénuries de main-d’œuvre, réduisant des trajectoires humaines complexes à de simples variables d’ajustement du marché du travail. Cette approche peut sembler pragmatique, mais elle est aujourd’hui profondément insuffisante et,… Leggi tutto: Sans intégration, l’État perd : la Ré-Immigration, et non la rémigration, contre l’illusion économiciste
- Senza integrazione lo Stato perde: ReImmigrazione, non remigrazione, contro l’illusione economicistaNegli ultimi anni il fenomeno migratorio è stato quasi sempre affrontato attraverso una lente riduttiva: quella economicista. Una visione che legge l’immigrazione come una semplice risposta funzionale al calo demografico e alla carenza di manodopera, trattando le persone come fattori produttivi e i flussi come variabili di compensazione. È un approccio che può apparire pragmatico,… Leggi tutto: Senza integrazione lo Stato perde: ReImmigrazione, non remigrazione, contro l’illusione economicista
- Beyond Removal: When the Right to Remain Becomes ConditionalWelcome to a new episode of the podcast Integration or ReImmigration.My name is Fabio Loscerbo. I am an Italian lawyer and an EU-registered lobbyist working on immigration and asylum law. Today I would like to address a question that is increasingly central in the United Kingdom, yet often framed in overly simple terms: is the… Leggi tutto: Beyond Removal: When the Right to Remain Becomes Conditional
- The Right to Stay Is Not Automatic: Inside the Logic of Conditional ResidenceWelcome to a new episode of the podcast Integration or ReImmigration.My name is Fabio Loscerbo. I am an Italian attorney and an EU-registered lobbyist working on migration and asylum law. Today I want to speak directly to an American audience about an idea that is often missing from the U.S. immigration debate: the idea that… Leggi tutto: The Right to Stay Is Not Automatic: Inside the Logic of Conditional Residence
- Artículo 8 del CEDH, protección complementaria y ReImmigraciónEl modelo italiano como vía europea entre derechos fundamentales y seguridad públicaEn los últimos meses se ha abierto en Europa un debate relevante en torno a la aplicación del artículo 8 del Convenio Europeo de Derechos Humanos, que garantiza el respeto de la vida privada y familiar. Este debate ha sido impulsado por una iniciativa política promovida por Italia y Dinamarca, a la que se han… Leggi tutto: Artículo 8 del CEDH, protección complementaria y ReImmigraciónEl modelo italiano como vía europea entre derechos fundamentales y seguridad pública
- Oltre la responsabilità penale: il problema della compatibilità con lo StatoLa recente vicenda che ha portato all’arresto di Hannoun, figura nota dell’attivismo pro-palestinese in Italia, come ricostruita da diverse testate nazionali, pone una questione che va ben oltre la rilevanza penale delle singole condotte contestate. I fatti sono noti e documentati: secondo l’inchiesta, Hannoun sarebbe inserito in una rete di raccolta fondi ritenuta dagli inquirenti… Leggi tutto: Oltre la responsabilità penale: il problema della compatibilità con lo Stato
- Jenseits der Abschiebung: Wenn das Bleiberecht bedingt wirdWillkommen zu einer neuen Folge des Podcasts Integration oder ReImmigration.Mein Name ist Fabio Loscerbo. Ich bin italienischer Rechtsanwalt und bei der Europäischen Union registrierter Lobbyist im Bereich Migrations- und Asylrecht. Heute möchte ich mich direkt an ein deutsches Publikum wenden und eine Frage aufgreifen, die im deutschen Aufenthaltsrecht zunehmend an Bedeutung gewinnt: Ist das Bleiberecht… Leggi tutto: Jenseits der Abschiebung: Wenn das Bleiberecht bedingt wird
- È disponibile su Amazon il volume Integrazione o ReImmigrazione: Sovranità, Responsabilità, RitornoComunicato – Pubblicazione del libro su Amazon È disponibile su Amazon il volume Integrazione o ReImmigrazione: Sovranità, Responsabilità, Ritorno, a firma di Avv. Fabio Loscerbo, avvocato del Foro di Bologna ed esperto in diritto dell’immigrazione. L’opera propone un’analisi giuridica strutturata delle politiche migratorie contemporanee, muovendo da un presupposto essenziale: l’ingresso e il soggiorno sul territorio… Leggi tutto: È disponibile su Amazon il volume Integrazione o ReImmigrazione: Sovranità, Responsabilità, Ritorno
- Integration or Return: Sovereignty, Responsibility, and Enforcement, authored by Avv. Fabio Loscerbo, is now available on Amazon in Kindle format.Press Release – Book Publication on Amazon Integration or Return: Sovereignty, Responsibility, and Enforcement, authored by Avv. Fabio Loscerbo, is now available on Amazon in Kindle format. The book offers a structured legal analysis of contemporary immigration governance, grounded in the principle that entry and residence within a democratic State are not unlimited rights, but… Leggi tutto: Integration or Return: Sovereignty, Responsibility, and Enforcement, authored by Avv. Fabio Loscerbo, is now available on Amazon in Kindle format.
- La protezione complementare: tutela senza stabilizzazione automaticaBenvenuti a un nuovo episodio del podcast “Integrazione o ReImmigrazione”. Nel precedente episodio abbiamo chiarito perché il sistema binario fondato esclusivamente su asilo e protezione internazionale non sia più in grado di governare la complessità delle migrazioni contemporanee. Oggi entriamo nel cuore di quella zona intermedia che il diritto, per molto tempo, ha faticato a… Leggi tutto: La protezione complementare: tutela senza stabilizzazione automatica
- Complementary Protection and ReImmigration: When Integration Becomes a Legal CriterionWelcome to a new episode of the podcast Integration or ReImmigration.My name is Fabio Loscerbo, I am an Italian attorney, and in this episode I want to address a central issue in today’s immigration debate: the relationship between complementary protection and ReImmigration, in light of recent decisions by Italian courts. In recent years, the idea… Leggi tutto: Complementary Protection and ReImmigration: When Integration Becomes a Legal Criterion
- Doppia cittadinanza e lealtà divisa: un altro punto cieco delle democrazie occidentaliNelle democrazie occidentali la doppia cittadinanza è stata progressivamente normalizzata, fino a diventare un istituto dato per scontato. Presentata come strumento di inclusione e modernizzazione, è stata raramente interrogata nei suoi effetti strutturali sul rapporto tra individuo e Stato. Eppure, se osservata senza filtri ideologici, la doppia cittadinanza solleva una questione centrale: a chi appartiene… Leggi tutto: Doppia cittadinanza e lealtà divisa: un altro punto cieco delle democrazie occidentali
- Article 8 ECHR, Complementary Protection and ReImmigrationThe Italian Model as a European Path Between Fundamental Rights and Public SecurityIn recent months, a significant debate has emerged across Europe concerning the application of Article 8 of the European Convention on Human Rights, which guarantees respect for private and family life. This debate has been prompted by a political initiative promoted by Italy and Denmark, subsequently supported by a number of other European states. Before… Leggi tutto: Article 8 ECHR, Complementary Protection and ReImmigrationThe Italian Model as a European Path Between Fundamental Rights and Public Security
- ReImmigrazione come difesa costituzionale: sicurezza nazionale prima dell’integrazione apparenteLa giurisprudenza amministrativa continua a ricordare, con una chiarezza che spesso manca nel dibattito pubblico, che la permanenza dello straniero sul territorio nazionale non è un diritto incondizionato, ma il risultato di un equilibrio delicato tra interessi individuali e beni collettivi primari. La sentenza del TAR Lazio del 2025, intervenuta su un provvedimento di espulsione… Leggi tutto: ReImmigrazione come difesa costituzionale: sicurezza nazionale prima dell’integrazione apparente
- Protección complementaria y ReInmigración: cuando la integración se convierte en un criterio jurídicoBienvenidos a un nuevo episodio del podcast Integración o ReInmigración.Mi nombre es Fabio Loscerbo, soy abogado en Italia, y en este episodio quiero abordar un tema central en el debate actual sobre inmigración: la relación entre la protección complementaria y la ReInmigración, a la luz de las decisiones más recientes de los tribunales italianos. En… Leggi tutto: Protección complementaria y ReInmigración: cuando la integración se convierte en un criterio jurídico
- Artikel 8 EMRK, komplementärer Schutz und ReImmigrationDas italienische Modell als europäischer Weg zwischen Grundrechten und öffentlicher SicherheitIn den letzten Monaten hat sich in Europa eine Debatte entwickelt, die weit über den technischen Bereich des Migrationsrechts hinausgeht. Ausgelöst wurde sie durch eine politische Initiative Italiens und Dänemarks, der sich mehrere weitere europäische Staaten angeschlossen haben. Ziel dieser Initiative ist es, die derzeitige Anwendung von Artikel 8 der Europäischen Menschenrechtskonvention, der den Schutz… Leggi tutto: Artikel 8 EMRK, komplementärer Schutz und ReImmigrationDas italienische Modell als europäischer Weg zwischen Grundrechten und öffentlicher Sicherheit
- Senza una polizia dell’immigrazione lo Stato abdica alla sovranitàNel dibattito pubblico e istituzionale italiano sull’immigrazione si continua a insistere su percezioni emergenziali o sull’idea che la soluzione si esaurisca nella sola accoglienza e integrazione. Ma chi governa la permanenza sul territorio, chi verifica nel tempo condizioni giuridiche e fattuali, chi decide in concreto chi resta, chi integra e chi viene rimesso in moto… Leggi tutto: Senza una polizia dell’immigrazione lo Stato abdica alla sovranità
- Article 8 de la CEDH, protection complémentaire et ReImmigrationLe modèle italien comme voie européenne entre droits fondamentaux et sécurité publiqueCes derniers mois, un débat important s’est ouvert en Europe autour de l’application de l’article 8 de la Convention européenne des droits de l’homme, relatif au respect de la vie privée et familiale. Ce débat a été relancé par une initiative politique portée notamment par l’Italie et le Danemark, à laquelle se sont associés plusieurs… Leggi tutto: Article 8 de la CEDH, protection complémentaire et ReImmigrationLe modèle italien comme voie européenne entre droits fondamentaux et sécurité publique
- Komplementärer Schutz und ReImmigration: Wenn Integration zum rechtlichen Kriterium wirdWillkommen zu einer neuen Folge des Podcasts Integration oder ReImmigration.Mein Name ist Fabio Loscerbo, ich bin Rechtsanwalt in Italien, und in dieser Folge möchte ich ein zentrales Thema der aktuellen Migrationsdebatte behandeln: das Verhältnis zwischen komplementärem Schutz und ReImmigration im Lichte der jüngsten Entscheidungen der italienischen Gerichte. In den letzten Jahren hat sich die Vorstellung… Leggi tutto: Komplementärer Schutz und ReImmigration: Wenn Integration zum rechtlichen Kriterium wird
- Integrazione negata, ReImmigrazione necessaria: il TAR Lazio legittima l’espulsione per pericolosità socialeTAR Lazio, camera di consiglio 13 maggio 2025C’è un punto che il dibattito pubblico sull’immigrazione continua ostinatamente a eludere: l’integrazione non è un fatto automatico né irreversibile. È un processo, e come tutti i processi giuridicamente rilevanti presuppone condizioni, comportamenti coerenti e, soprattutto, la condivisione minima dei valori fondamentali dell’ordinamento che accoglie. Quando questo presupposto viene meno, lo Stato non solo può… Leggi tutto: Integrazione negata, ReImmigrazione necessaria: il TAR Lazio legittima l’espulsione per pericolosità socialeTAR Lazio, camera di consiglio 13 maggio 2025
- Integrare non significa tollerare tutto: sicurezza e ReImmigrazioneIl tema della sicurezza e dell’ordine pubblico rappresenta il punto cieco del dibattito europeo sull’immigrazione. Se ne parla solo in chiave emergenziale, quando l’allarme è già esploso, quando il fatto di cronaca impone una risposta immediata, spesso emotiva, quasi mai strutturale. Manca, invece, una riflessione di sistema che tenga insieme diritto, responsabilità e permanenza sul… Leggi tutto: Integrare non significa tollerare tutto: sicurezza e ReImmigrazione
- Social Uprooting, European Asylum, and Responsibility: Why There Is No Future Without IntegrationArticoli
Lascia un commento