La protezione complementare continua a rappresentare uno degli istituti più delicati del diritto dell’immigrazione italiano, perché situata nel punto di incontro tra esigenze di tutela individuale, coesione sociale e valutazione della vita privata ai sensi dell’articolo 8 CEDU.
È un istituto che non nasce per sostituire le forme ordinarie di protezione, né per creare percorsi alternativi alla normativa sui soggiorni.
È invece lo strumento con cui l’ordinamento riconosce che, in alcuni casi, il rimpatrio determinerebbe un sacrificio sproporzionato sul piano della dignità, dell’identità personale e del radicamento sociale maturato nel territorio dello Stato.
Il recente decreto del Tribunale di Bologna, R.G. 11421/2024, emesso il 27 novembre 2024, si colloca esattamente in questo punto di equilibrio.
Il giudice, nel ricostruire i fatti e nell’analizzare la documentazione acquisita, attribuisce rilievo determinante al percorso di integrazione del ricorrente, inteso non come affermazione astratta, ma come realtà verificabile nella dimensione lavorativa, abitativa e relazionale.
Il ragionamento giuridico si sviluppa all’interno del quadro normativo dell’articolo 19 del Testo Unico Immigrazione, in cui la protezione complementare trova fondamento, e si armonizza con la giurisprudenza EDU in materia di vita privata e identità sociale consolidata.
La protezione complementare come riconoscimento dell’identità costruita
La vicenda esaminata dal Tribunale di Bologna mostra con chiarezza come la protezione complementare non sia uno strumento emergenziale, né un rifugio residuale per chi non rientra nelle ipotesi tipizzate della protezione internazionale.
È, piuttosto, il luogo giuridico in cui il percorso di integrazione diventa elemento valutativo concreto, capace di incidere sull’esito della procedura.
Quando il giudice affronta la comparazione tra la vita privata radicata in Italia e le condizioni di rientro nel Paese d’origine, non svolge un esercizio astratto, ma applica un criterio costituzionale di proporzionalità: se la persona ha costruito legami significativi, un’identità sociale riconoscibile e un contributo lavorativo stabile, l’interruzione brusca di questo percorso può risultare incompatibile con il nucleo essenziale dell’articolo 8 CEDU.
È proprio in questa prospettiva che la protezione complementare assume una funzione che oltrepassa il dato puramente procedurale e si avvicina a un giudizio sulla qualità della permanenza. Non basta essere presenti sul territorio: occorre dimostrare di aver trovato una collocazione sociale riconoscibile, non imposta dall’esterno ma frutto di un impegno personale.
L’integrazione come parametro sostanziale, non decorativo
Il decreto bolognese valorizza un aspetto che spesso sfugge nel dibattito pubblico: l’integrazione non è un’espressione di stile, né un concetto retorico utilizzato per attenuare la durezza dei provvedimenti amministrativi. È un parametro sostanziale, che richiede riscontri oggettivi.
Il percorso lavorativo, la stabilità abitativa, la capacità di costruire relazioni sociali significative e l’assenza di condotte pregiudizievoli costituiscono elementi che il giudice può verificare caso per caso, senza trasformare l’integrazione in un automatismo, ma riconoscendone la natura di indice della vita privata radicata.
In questo senso, la protezione complementare non si limita a proteggere la vulnerabilità, ma tutela la continuità dell’identità personale maturata in Italia. Il radicamento diventa allora una componente essenziale della valutazione, non un semplice contorno.
È un orientamento che trova fondamento nella giurisprudenza costituzionale e nella Corte EDU, laddove il concetto di “vita privata” comprende non solo la sfera affettiva, ma anche l’identità sociale costruita attraverso il lavoro, i rapporti e la partecipazione alla vita collettiva.
Il nodo politico-giuridico: l’integrazione come dovere e la ReImmigrazione come esito naturale
Se la protezione complementare tutela chi ha effettivamente costruito il proprio percorso di integrazione, la domanda che emerge sul piano sistemico è inevitabile: quale deve essere l’esito per chi, pur avendo vissuto in Italia, rifiuta l’integrazione? È qui che il paradigma Integrazione o ReImmigrazione offre una chiave interpretativa coerente con l’impianto normativo attuale.
L’integrazione non è un diritto unilaterale, ma il risultato di un impegno reciproco. Chi costruisce un percorso reale e verificabile ha titolo a essere tutelato, come riconosciuto dal decreto del Tribunale di Bologna; chi lo rifiuta consapevolmente non può pretendere una permanenza indefinita.
La protezione complementare, quindi, non è alternativa alla ReImmigrazione.
È il suo contraltare logico.
Da un lato, protegge chi ha dimostrato di appartenere al tessuto sociale italiano; dall’altro, delimita implicitamente l’ambito di applicazione della ReImmigrazione, che riguarda coloro che non manifestano alcuna adesione agli obblighi di integrazione.
Sono due percorsi distinti, ma coerenti, che condividono un unico presupposto: la responsabilità individuale.
Verso una politica migratoria coerente con i principi europei e con l’ordine costituzionale
Il decreto del 27 novembre 2024 conferma un orientamento che negli ultimi anni ha progressivamente assunto centralità: l’integrazione non è un dato neutro, ma una componente giuridicamente rilevante della vita privata.
La protezione complementare non si trasforma in uno strumento premiale, né in una scorciatoia per eludere i requisiti della protezione internazionale. Diventa, invece, il meccanismo attraverso cui l’ordinamento riconosce il valore di un percorso individuale.
In questo quadro, la ReImmigrazione non rappresenta una misura punitiva, ma l’esito naturale per chi non intende aderire agli obblighi che sostengono la convivenza civile.
È questa la direzione di una politica migratoria capace di coniugare tutela dei diritti, certezza delle regole e rispetto della coesione sociale.
La protezione complementare, nel suo equilibrio tra identità acquisita e necessità dello Stato di governare il fenomeno migratorio, rappresenta il banco di prova dell’integrazione reale.
Conclusione
La protezione complementare non indebolisce la ReImmigrazione, né la rende superflua. Ne definisce, al contrario, il perimetro applicativo. Se il ricorrente ha costruito un percorso di integrazione effettivo, l’ordinamento gli riconosce una tutela che impedisce il rimpatrio forzato. Se tale percorso non esiste, la ReImmigrazione diventa lo sbocco naturale e coerente del sistema.
Il decreto del Tribunale di Bologna offre una conferma autorevole di questa logica, collocando la protezione complementare nel punto esatto in cui la tutela della persona incontra il dovere di integrazione.
Avv. Fabio Loscerbo
Lobbyist – EU Transparency Register ID: 280782895721-36

- ReImmigrazione e legalità: perché le regole devono funzionare per tuttiC’è un paradosso che attraversa ormai stabilmente il diritto dell’immigrazione e che raramente viene detto in modo netto: lo Stato pretende integrazione, ma spesso è il primo a renderla giuridicamente impossibile. Non per una scelta politica dichiarata, ma per una disfunzione amministrativa strutturale. È una contraddizione che mina alla radice la credibilità delle regole e… Leggi tutto: ReImmigrazione e legalità: perché le regole devono funzionare per tutti
- Dal titolo di soggiorno alla cittadinanza: integrazione mancata e rischio sistemicoNelle democrazie occidentali il percorso che conduce dal titolo di soggiorno alla cittadinanza è sempre più concepito come una traiettoria lineare, quasi automatica. Un tempo si trattava di un cammino esigente, scandito da verifiche sostanziali, fondato sull’idea che la permanenza stabile e, a maggior ragione, l’ingresso nella comunità politica richiedessero un progressivo e reale radicamento… Leggi tutto: Dal titolo di soggiorno alla cittadinanza: integrazione mancata e rischio sistemico
- Without Integration, the State Loses: ReImmigration — Not Remigration — Against the Economic IllusionFor years, immigration has been discussed almost exclusively through an economic lens. Migrants are described as “workers needed by the market,” as a demographic solution to aging societies and labor shortages. This approach, while seemingly pragmatic, is deeply flawed. It reduces a complex social and political phenomenon to a purely instrumental function, ignoring its long-term… Leggi tutto: Without Integration, the State Loses: ReImmigration — Not Remigration — Against the Economic Illusion
- Italia, mancanza di integrazione e conflitto interno: una crisi di governabilità annunciataIn Italia si continua a parlare di immigrazione come se fosse una questione umanitaria episodica, emergenziale, da gestire con interventi tampone e narrazioni rassicuranti. Ma la realtà è molto più dura, e soprattutto molto più strutturale. La mancanza di integrazione non è più un problema sociale marginale: è diventata un fattore diretto di conflitto interno… Leggi tutto: Italia, mancanza di integrazione e conflitto interno: una crisi di governabilità annunciata
- Sans intégration, l’État perd : la Ré-Immigration, et non la rémigration, contre l’illusion économicisteDepuis plusieurs années, la question migratoire est abordée presque exclusivement sous un angle économiciste. L’immigration est présentée comme une réponse mécanique au vieillissement démographique et aux pénuries de main-d’œuvre, réduisant des trajectoires humaines complexes à de simples variables d’ajustement du marché du travail. Cette approche peut sembler pragmatique, mais elle est aujourd’hui profondément insuffisante et,… Leggi tutto: Sans intégration, l’État perd : la Ré-Immigration, et non la rémigration, contre l’illusion économiciste
- Senza integrazione lo Stato perde: ReImmigrazione, non remigrazione, contro l’illusione economicistaNegli ultimi anni il fenomeno migratorio è stato quasi sempre affrontato attraverso una lente riduttiva: quella economicista. Una visione che legge l’immigrazione come una semplice risposta funzionale al calo demografico e alla carenza di manodopera, trattando le persone come fattori produttivi e i flussi come variabili di compensazione. È un approccio che può apparire pragmatico,… Leggi tutto: Senza integrazione lo Stato perde: ReImmigrazione, non remigrazione, contro l’illusione economicista
- Beyond Removal: When the Right to Remain Becomes ConditionalWelcome to a new episode of the podcast Integration or ReImmigration.My name is Fabio Loscerbo. I am an Italian lawyer and an EU-registered lobbyist working on immigration and asylum law. Today I would like to address a question that is increasingly central in the United Kingdom, yet often framed in overly simple terms: is the… Leggi tutto: Beyond Removal: When the Right to Remain Becomes Conditional
- The Right to Stay Is Not Automatic: Inside the Logic of Conditional ResidenceWelcome to a new episode of the podcast Integration or ReImmigration.My name is Fabio Loscerbo. I am an Italian attorney and an EU-registered lobbyist working on migration and asylum law. Today I want to speak directly to an American audience about an idea that is often missing from the U.S. immigration debate: the idea that… Leggi tutto: The Right to Stay Is Not Automatic: Inside the Logic of Conditional Residence
- Artículo 8 del CEDH, protección complementaria y ReImmigraciónEl modelo italiano como vía europea entre derechos fundamentales y seguridad públicaEn los últimos meses se ha abierto en Europa un debate relevante en torno a la aplicación del artículo 8 del Convenio Europeo de Derechos Humanos, que garantiza el respeto de la vida privada y familiar. Este debate ha sido impulsado por una iniciativa política promovida por Italia y Dinamarca, a la que se han… Leggi tutto: Artículo 8 del CEDH, protección complementaria y ReImmigraciónEl modelo italiano como vía europea entre derechos fundamentales y seguridad pública
- Oltre la responsabilità penale: il problema della compatibilità con lo StatoLa recente vicenda che ha portato all’arresto di Hannoun, figura nota dell’attivismo pro-palestinese in Italia, come ricostruita da diverse testate nazionali, pone una questione che va ben oltre la rilevanza penale delle singole condotte contestate. I fatti sono noti e documentati: secondo l’inchiesta, Hannoun sarebbe inserito in una rete di raccolta fondi ritenuta dagli inquirenti… Leggi tutto: Oltre la responsabilità penale: il problema della compatibilità con lo Stato
- Jenseits der Abschiebung: Wenn das Bleiberecht bedingt wirdWillkommen zu einer neuen Folge des Podcasts Integration oder ReImmigration.Mein Name ist Fabio Loscerbo. Ich bin italienischer Rechtsanwalt und bei der Europäischen Union registrierter Lobbyist im Bereich Migrations- und Asylrecht. Heute möchte ich mich direkt an ein deutsches Publikum wenden und eine Frage aufgreifen, die im deutschen Aufenthaltsrecht zunehmend an Bedeutung gewinnt: Ist das Bleiberecht… Leggi tutto: Jenseits der Abschiebung: Wenn das Bleiberecht bedingt wird
- È disponibile su Amazon il volume Integrazione o ReImmigrazione: Sovranità, Responsabilità, RitornoComunicato – Pubblicazione del libro su Amazon È disponibile su Amazon il volume Integrazione o ReImmigrazione: Sovranità, Responsabilità, Ritorno, a firma di Avv. Fabio Loscerbo, avvocato del Foro di Bologna ed esperto in diritto dell’immigrazione. L’opera propone un’analisi giuridica strutturata delle politiche migratorie contemporanee, muovendo da un presupposto essenziale: l’ingresso e il soggiorno sul territorio… Leggi tutto: È disponibile su Amazon il volume Integrazione o ReImmigrazione: Sovranità, Responsabilità, Ritorno
- Integration or Return: Sovereignty, Responsibility, and Enforcement, authored by Avv. Fabio Loscerbo, is now available on Amazon in Kindle format.Press Release – Book Publication on Amazon Integration or Return: Sovereignty, Responsibility, and Enforcement, authored by Avv. Fabio Loscerbo, is now available on Amazon in Kindle format. The book offers a structured legal analysis of contemporary immigration governance, grounded in the principle that entry and residence within a democratic State are not unlimited rights, but… Leggi tutto: Integration or Return: Sovereignty, Responsibility, and Enforcement, authored by Avv. Fabio Loscerbo, is now available on Amazon in Kindle format.
- La protezione complementare: tutela senza stabilizzazione automaticaBenvenuti a un nuovo episodio del podcast “Integrazione o ReImmigrazione”. Nel precedente episodio abbiamo chiarito perché il sistema binario fondato esclusivamente su asilo e protezione internazionale non sia più in grado di governare la complessità delle migrazioni contemporanee. Oggi entriamo nel cuore di quella zona intermedia che il diritto, per molto tempo, ha faticato a… Leggi tutto: La protezione complementare: tutela senza stabilizzazione automatica
- Complementary Protection and ReImmigration: When Integration Becomes a Legal CriterionWelcome to a new episode of the podcast Integration or ReImmigration.My name is Fabio Loscerbo, I am an Italian attorney, and in this episode I want to address a central issue in today’s immigration debate: the relationship between complementary protection and ReImmigration, in light of recent decisions by Italian courts. In recent years, the idea… Leggi tutto: Complementary Protection and ReImmigration: When Integration Becomes a Legal Criterion
- Doppia cittadinanza e lealtà divisa: un altro punto cieco delle democrazie occidentaliNelle democrazie occidentali la doppia cittadinanza è stata progressivamente normalizzata, fino a diventare un istituto dato per scontato. Presentata come strumento di inclusione e modernizzazione, è stata raramente interrogata nei suoi effetti strutturali sul rapporto tra individuo e Stato. Eppure, se osservata senza filtri ideologici, la doppia cittadinanza solleva una questione centrale: a chi appartiene… Leggi tutto: Doppia cittadinanza e lealtà divisa: un altro punto cieco delle democrazie occidentali
- Article 8 ECHR, Complementary Protection and ReImmigrationThe Italian Model as a European Path Between Fundamental Rights and Public SecurityIn recent months, a significant debate has emerged across Europe concerning the application of Article 8 of the European Convention on Human Rights, which guarantees respect for private and family life. This debate has been prompted by a political initiative promoted by Italy and Denmark, subsequently supported by a number of other European states. Before… Leggi tutto: Article 8 ECHR, Complementary Protection and ReImmigrationThe Italian Model as a European Path Between Fundamental Rights and Public Security
- ReImmigrazione come difesa costituzionale: sicurezza nazionale prima dell’integrazione apparenteLa giurisprudenza amministrativa continua a ricordare, con una chiarezza che spesso manca nel dibattito pubblico, che la permanenza dello straniero sul territorio nazionale non è un diritto incondizionato, ma il risultato di un equilibrio delicato tra interessi individuali e beni collettivi primari. La sentenza del TAR Lazio del 2025, intervenuta su un provvedimento di espulsione… Leggi tutto: ReImmigrazione come difesa costituzionale: sicurezza nazionale prima dell’integrazione apparente
- Protección complementaria y ReInmigración: cuando la integración se convierte en un criterio jurídicoBienvenidos a un nuevo episodio del podcast Integración o ReInmigración.Mi nombre es Fabio Loscerbo, soy abogado en Italia, y en este episodio quiero abordar un tema central en el debate actual sobre inmigración: la relación entre la protección complementaria y la ReInmigración, a la luz de las decisiones más recientes de los tribunales italianos. En… Leggi tutto: Protección complementaria y ReInmigración: cuando la integración se convierte en un criterio jurídico
- Artikel 8 EMRK, komplementärer Schutz und ReImmigrationDas italienische Modell als europäischer Weg zwischen Grundrechten und öffentlicher SicherheitIn den letzten Monaten hat sich in Europa eine Debatte entwickelt, die weit über den technischen Bereich des Migrationsrechts hinausgeht. Ausgelöst wurde sie durch eine politische Initiative Italiens und Dänemarks, der sich mehrere weitere europäische Staaten angeschlossen haben. Ziel dieser Initiative ist es, die derzeitige Anwendung von Artikel 8 der Europäischen Menschenrechtskonvention, der den Schutz… Leggi tutto: Artikel 8 EMRK, komplementärer Schutz und ReImmigrationDas italienische Modell als europäischer Weg zwischen Grundrechten und öffentlicher Sicherheit
- Senza una polizia dell’immigrazione lo Stato abdica alla sovranitàNel dibattito pubblico e istituzionale italiano sull’immigrazione si continua a insistere su percezioni emergenziali o sull’idea che la soluzione si esaurisca nella sola accoglienza e integrazione. Ma chi governa la permanenza sul territorio, chi verifica nel tempo condizioni giuridiche e fattuali, chi decide in concreto chi resta, chi integra e chi viene rimesso in moto… Leggi tutto: Senza una polizia dell’immigrazione lo Stato abdica alla sovranità
- Article 8 de la CEDH, protection complémentaire et ReImmigrationLe modèle italien comme voie européenne entre droits fondamentaux et sécurité publiqueCes derniers mois, un débat important s’est ouvert en Europe autour de l’application de l’article 8 de la Convention européenne des droits de l’homme, relatif au respect de la vie privée et familiale. Ce débat a été relancé par une initiative politique portée notamment par l’Italie et le Danemark, à laquelle se sont associés plusieurs… Leggi tutto: Article 8 de la CEDH, protection complémentaire et ReImmigrationLe modèle italien comme voie européenne entre droits fondamentaux et sécurité publique
- Komplementärer Schutz und ReImmigration: Wenn Integration zum rechtlichen Kriterium wirdWillkommen zu einer neuen Folge des Podcasts Integration oder ReImmigration.Mein Name ist Fabio Loscerbo, ich bin Rechtsanwalt in Italien, und in dieser Folge möchte ich ein zentrales Thema der aktuellen Migrationsdebatte behandeln: das Verhältnis zwischen komplementärem Schutz und ReImmigration im Lichte der jüngsten Entscheidungen der italienischen Gerichte. In den letzten Jahren hat sich die Vorstellung… Leggi tutto: Komplementärer Schutz und ReImmigration: Wenn Integration zum rechtlichen Kriterium wird
- Integrazione negata, ReImmigrazione necessaria: il TAR Lazio legittima l’espulsione per pericolosità socialeTAR Lazio, camera di consiglio 13 maggio 2025C’è un punto che il dibattito pubblico sull’immigrazione continua ostinatamente a eludere: l’integrazione non è un fatto automatico né irreversibile. È un processo, e come tutti i processi giuridicamente rilevanti presuppone condizioni, comportamenti coerenti e, soprattutto, la condivisione minima dei valori fondamentali dell’ordinamento che accoglie. Quando questo presupposto viene meno, lo Stato non solo può… Leggi tutto: Integrazione negata, ReImmigrazione necessaria: il TAR Lazio legittima l’espulsione per pericolosità socialeTAR Lazio, camera di consiglio 13 maggio 2025
Lascia un commento