La recente pubblicazione del mio articolo “Integrazione o ReImmigrazione” sulla rivista DuepiùDue (https://www.duepiudue.it/opinioni/integrazione-o-reimmigrazione/), voce vicina agli ambienti progressisti, segna un passaggio fondamentale:
il nuovo paradigma dell’integrazione entra finalmente nel dibattito serio, superando le paure, i tabù e i filtri del politically correct.
Quando il progresso accetta la sfida reale
Per anni si è evitato di affrontare apertamente il tema di una integrazione autentica, temendo di ledere la sensibilità collettiva o di essere etichettati come “restrittivi”.
Oggi, il fatto che DuepiùDue — un luogo di riflessione attento ai diritti e alla solidarietà — ospiti una riflessione sul nuovo paradigma dimostra che non si può più confinare la questione alla teoria o ai margini del dibattito pubblico.
Affrontare la realtà non significa abbandonare i valori progressisti, ma renderli concreti.
Il cuore del nuovo paradigma: diritti e doveri
Nel mio contributo, ho ribadito con forza che l’integrazione non può più essere vista come un evento automatico o scontato, ma come un percorso concreto, basato su:
- Inserimento lavorativo stabile,
- Conoscenza adeguata della lingua italiana,
- Rispetto delle regole fondamentali della convivenza civile.
Chi si integra pienamente, diventa cittadino di fatto nella comunità che lo accoglie.
Chi invece rifiuta volontariamente tale percorso, dovrà essere indirizzato, con rispetto e dignità, verso la ReImmigrazione.
Il nuovo paradigma si fonda su un principio semplice: nessun diritto senza responsabilità.
Un’apertura culturale che cambia il dibattito
Il fatto che una rivista progressista dia spazio a questa visione è il segnale di una presa di coscienza più matura:
l’integrazione autentica è l’unica forma di vera inclusione.
Non si tratta di respingere. Non si tratta di discriminare.
Si tratta di costruire una società dove chi entra partecipa e chi partecipa ne condivide le regole.
Solo così si tutelano davvero i valori di uguaglianza, dignità e giustizia sociale che il progressismo ha sempre rivendicato.
Conclusioni: la fine dei silenzi
La pubblicazione su DuepiùDue dimostra che il nuovo paradigma “Integrazione o ReImmigrazione” ha ormai superato il confine della discussione teorica:
è diventato un’opzione concreta, una necessità culturale e politica.
L’epoca dei silenzi, delle paure e dei compromessi verbali è finita.
È iniziato il tempo della chiarezza, della responsabilità e della costruzione di una società dove diritti e doveri camminano insieme.
Avv. Fabio Loscerbo
Lobbista in materia di Migrazione e Asilo registrato presso il Registro per la Trasparenza dell’Unione Europea – ID: 280782895721-36
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